
San Remo non è solo “Festival”, non è solo “Casinò” e nemmeno fiori, San Remo è un bellissimo borgo da visitare ricco di fascino e storia, le cui pietre sanno raccontare e meravigliare, basta voler ascoltare. Ci sono numerose San Remo oltre la facciata della vita pubblica per cui è famosa, c’è tutto un borgo ligure di inconfondibile splendore.
Per ascoltare e vedere con maggiore profondità è necessario partire dall’acqua, quella dei due torrenti su cui è stata fondata La Pigna, il più antico insediamento urbano di San Remo, per scendere fino al mare, che lambisce la città più recente.
La Pigna prende il nome dal dedalo di piccole strade in salita, che la rendono una piccola fortificazione simile proprio ad una pigna. “La Pigna” è stato il nome del comune fino al 1928, quando venne cambiato in San Remo. Comincia con la Porta di Santo Stefano e finisce con i giardini Regina Elena, è un continuo ed esteso affiancarsi di stradine coperte, carruggi, piccole piazze, case adornate da fiori: uno splendido borgo medievale ligure lasciato purtroppo in lento degrado.
Dalle radici di San Remo è quasi ovvio scendere al mare, e respirare l’aria gonfia di iodio, osservare l’orizzonte o voltarsi a contemplare il casinò, che domina gli altri edifici con la sua facciata liberty. Il mare offre una passeggiata o pedalata sulla bellissima pista ciclabile, apprezzatissima dai turisti che l’hanno classificata come prima attrazione del comune su Trip Advisor! Si tratta di ventiquattro chilometri pianeggianti di vero godimento paesaggistico, in cui nel riposo silenzioso lontano dalle automobili, lo sguardo può spaziare dal verde delle aspre colline liguri all’insediamento della Pigna, fino all’azzurro del mare.
Se è d’obbligo una visita al casinò, anche solo per una furtiva manche della speranza ai tavoli della roulette (non dimenticate però prima di dare una ripassata alle regole dei giochi del casinò su siti specializzati come Casino.commentierecensioni), anche la San Remo più recente può offrire numerose attrazioni, come ad esempio la chiesa Romano-Gotica Concattedrale di San Siro, che risale all’811, sul luogo dove secondo la tradizione il vescovo Siro, poi santo, avrebbe quotidianamente celebrato messa. La chiesa ha una storia molto particolare, legata a doppio filo con la rivoluzione francese, l’invasione saracena precedente, e l’avvento dell’età barocca, che ne cambiò completamente la facciata, restituita a noi oggi grazie ai restauri compiuti nel secolo scorso.
Il Museo Archeologico offre una interessantissima panoramica sui ritrovamenti del paleolitico che testimonierebbero l’antichità di un insediamento in questo territorio, come una ricca mostra di cimeli garibaldini. Una visita certamente particolare ed unica è offerta ad appena otto chilometri da San remo, nella piccola comunità di Bussana Vecchia.
La località venne colpita nel 1887 da una violenta scossa di terremoto che dette motivo a tutta la popolazione di trasferirsi ed abbandonare il paese a se stesso. Bussana Vecchia fu quindi disabitata fino a quando Mario Giani (in arte Clizia) lanciò l’idea di farla bitare e rilanciare da soli artisti che avrebbero dovuto ristrutturare le case con le macerie a disposizione, e approfittare delle abitazioni (di cui nessuno avrebbe potuto reclamare la proprietà) per ospitare i propri atelier artistici. Da allora molti artisti italiani ed europei lungo tutti gli anni sessanta e settanta consolidò e restaurò il paese, che oggi ha l’aspetto di un bellissimo borgo recuperato e rinnovato, culla di arte e cultura (qui un bel video su youtube per rimanerne incantati e progettare immediatamente una visita).