I vecchi modi di trovare lavoro sono finiti, così come le opportunità non appena usciti da scuola. Chi crede ancora in queste cose farebbe meglio a cambiare mentalità, altrimenti rischia di rimanere disoccupato a lungo. Oggi le persone sono diventate più abili nel trovare nuove opportunità di lavoro, ma alcune tattiche più tradizionali hanno cominciato a perdere popolarità; chi cerca lavoro sta diventando più creativo ed utilizza nuove strategie per fare un balzo avanti in carriera.
Perchè San Remo è San Remo. Non solo festival e casinò.

San Remo non è solo “Festival”, non è solo “Casinò” e nemmeno fiori, San Remo è un bellissimo borgo da visitare ricco di fascino e storia, le cui pietre sanno raccontare e meravigliare, basta voler ascoltare. Ci sono numerose San Remo oltre la facciata della vita pubblica per cui è famosa, c’è tutto un borgo ligure di inconfondibile splendore.
Per ascoltare e vedere con maggiore profondità è necessario partire dall’acqua, quella dei due torrenti su cui è stata fondata La Pigna, il più antico insediamento urbano di San Remo, per scendere fino al mare, che lambisce la città più recente.
La Pigna prende il nome dal dedalo di piccole strade in salita, che la rendono una piccola fortificazione simile proprio ad una pigna. “La Pigna” è stato il nome del comune fino al 1928, quando venne cambiato in San Remo. Comincia con la Porta di Santo Stefano e finisce con i giardini Regina Elena, è un continuo ed esteso affiancarsi di stradine coperte, carruggi, piccole piazze, case adornate da fiori: uno splendido borgo medievale ligure lasciato purtroppo in lento degrado.
Santa Margherita
Ogni città italiana è ricca di arte, di grandi opere architettoniche e di conseguenza è stata visitata e vissuta da grandi artisti nel corso della sua vita. Anche Santa Margherita Ligure non fa eccezione e ci mostra le opere di tantissimi artisti importanti e che verranno per sempre ricordati per il loro lavoro e per la loro genialità.
Artisti moderni come Leonardo Lustig, nativo di questo comune che fin da giovane età mostra la sua grande propensione verso l’arte, in particolare per scultura e disegno. Frequenta l’Accademia di Carrara dove si diploma e inizia a divenire famoso con il suo lavoro. La sua fama continua nel tempo e i suoi lavori portano prestigio al nome della sua città natale.
Tornando un po’ indietro nel tempo, non si può non citare alcuni nomi che hanno reso celebre questa zona e anche in particolare un nome che ha dato lustro a Santa Margherita. Infatti durante il “Novecento” il movimento pittorico Ligure è stato molto importante per tutta l’arte del nord Italia e artisti quali Arturo Martini nel comune di Vado, Lino Perissinotti e Aleberto Salietti per quanto riguarda Chiavari e ovviamente uno degli artisti più prestigiosi si Santa Margherita Ligure ossia Carlo Prada hanno creato dipinti che resteranno per sempre nel tempo.
Tra le opere d’arte che non è possibile non andare a visitare quando si passa da Santa Margherita certamente queste quattro che elencheremo ora sono imperdibili per gli amanti dell’arte ma non solo.
La “Gentildonna”, dipinta da Gio Enrico Vaymer, un olio su tela che incornicia la bellezza di una donna di altri tempi, sarà possibile visionarla a Villa Durazzo, un dipinto ovale che esprime la classe e la bravura di un pittore indimenticabile.
“Carlo II Centurione” dello stesso artista del primo dipinto è un olio su tela di dimensioni più grandi (192 x 142 cm) ed è sempre visibile all’interno della Villa Durazzo-Centurione. La “Francesca Spinola e la figlia Giulia” è un ritratto di famiglia di Vaymer che offre allo spettatore uno sguardo sulle bellezze famigliari, una natura morta con ritratto degna di essere menzionata nei libri d’arte. Il quarto dipinto dell’artista è “Giulia Centurione nelle vesti di Cleopatra”, una tela dipinta a olio che vi trasporterà all’interno di un mondo nuovo.
Sono molti gli artisti che hanno lasciato il loro segno in questo comune ed è impossibile elencarli tutti. Architetture, dipinti e sculture sono ovunque. Santa Margherita Ligure è un posto che non si può non visitare se si è degli amanti del “bello”, della natura e della tranquillità.
Genova
Compare nella storia nel 218 a.C., quando vi sbarcò Publio Cornelio Scipione per fronteggiare l’invasione di Annibale nella Valle Padana; nel 205 fu distrutta dai Cartaginesi per essere stata fedele ai Romani di cui poi divenne municipio. Sede vescovile venne conquistata nel corso della guerra greco-gotica da Belisario e rimase a lungo bizantina, anche dopo l’invasione longobarda. Nel 641 se ne impadronì Rotari e nel successivo periodo longobardo la città riacquistò lentamente la sua importanza marittima. In età carolingia fu sede di contea e si segnalò nella lotta contro i pirati saraceni. Tra i secoli XI e XIII venne fondata la Compagna Communis, che legava in un organismo istituzionale le associazioni di cittadini sorte a sostegno delle attività marittime e, con le vittorie su Pisa e Venezia, Genova divenne la prima potenza marinara sul Mediterraneo.
Tra il 1339 ed il 1797 fu Repubblica indipendente retta da dogi, ma le lotte tra le famiglie rivali fecero sì che la città passasse sotto il dominio francese e milanese, quindi sotto l’influenza spagnola fino a diventare, con Napoleone, Repubblica Ligure.
Bella e riservata, secondo alcuni deve il suo nome a Giano, il dio bifronte, a cui pare fosse dedicato un tempio in questa zona.
‘Dama bifronte’, quindi, da un lato allegra ed opulenta nello splendore di Palazzo Spinola, Palazzo Doria, Palazzo Reale e dall’altro inquieta ed operosa con il suo brulicante centro storico e il suo antico cuore finanziario impresso nella Loggia dei Mercanti di Piazza Bianchi. Una città con due anime contrapposte che da Palazzo San Giorgio (edificato nel 1260 come Palazzo Comunale e in cui nel 1298 Marco Polo, prigioniero, dettò il Milione a Rustichello da Pisa) a Piazza San Lorenzo, dominata dalla mole della omonima cattedrale, ai caratteristici portici di Sottoripa, alle nuove architetture del Porto Antico lungo, svelano un itinerario che non smette mai di stupire.
Genova oggi
Oggi Genova è un meltin-pot di razze e culture, uno dei più riusciti esempi di integrazione culturale in Italia.
Lavoro
Anche da un punto di vista lavorativo, la città è da sempre all’avanguardia per quello che riguarda le attività su cui è cucita l’economia cittadina.
Le officine meccaniche di Genova sono tra le migliori in Italia, dove si trovano alcuni dei migliori professionisti.
Tra gli esempi, possiamo citare l’Autofficina Firriolo Garage San Rocco
, un’officina specializzata che si occupa di ogni possibile riparazione alla vettura, sempre con competenza.
La Bonsi Romolo & Figli è, oltre che un’officina meccanica, anche un centro revisione auto e moto, oltre che gommista ed elettrauto.
L’Autofficina Mathilda propone, oltre che servizio di officina meccanica svolti con il massimo della professionalità, anche la compravendita di auto usate.
L’autofficina autorizzata Peugeot Genova Enrico è presente a Genova da oltre 40 anni, e lavora con la massima cura del dettaglio sia su questioni meccaniche, che di carrozzeria.